Mio cugino mi ha mandato il film "Agorà", dove si narra la storia di Ipazia, una filosofa rimasta pagana, durante i primi secoli del cristianesimo. Era intelligente e coerente e non volle convertirsi soltanto per salvare la sua vita. Subì il martirio. Da parte dei seguaci di Uno che aveva detto: "Imparate da me, che sono mite e umile di cuore."
La visione del film mi ha lasciato una profonda tristezza, perchè è una storia sul fondamentalismo, che è sempre uguale a se stesso, di qualunque nome si fregi: musulmano, cattolico, cristiano, ebreo...
"Sei ancora quello della pietra e della fionda, uomo del mio tempo", si lamentava Quasimodo.
L'uomo: un troglodita. Sempre uguale a se stesso.
Che sente dentro un bisogno di grandi ideali per cui spendersi con passione, ma che non accetta di essere piccolo e perfino meschino, a volte. Questo è il nostro dramma. Abbiamo un cervello molto limitato che arriva fino ad un certo punto e non oltre. Ci può dispiacere e perfino mortificare, ma è così, e prima ne prendiamo atto e meglio sarà per noi. Il dramma dell'uomo è che non accetta di essere quello che è: uomo. Cioè un ammasso di materia con qualche sprazzo di spirito. Alcuni sono molto materiali, altri meno, ma siamo tutti là.
Ora, più uno è materiale e più è superbo e pieno di orgoglio. Si crede un superuomo e vuole farlo sapere a tutti. Questa è la nostra tragedia. E uno così meschino ha un solo modo per imporsi: eliminare tutti quelli che attentano al suo primato. Ricordate la matrigna di Biancaneve? Era una regina, bella e con potere. Diventò una strega perchè voleva il massimo. Questo è.
Ma il peggio del peggio è quando l'uomo vuole anche camuffare con grandi ideali la sua meschinità. Come si spiega uno come Hitler e Mussolini? E l'incredibile è che costoro hanno ancora moltissimi seguaci. Un ideale. E qual è l'ideale più alto, se non quello religioso? Perciò le tragedie più grandi sono costruite sulla religione. Che non è solo divina, c'è anche quella satanica. E, secondo me, non si differenziano poi molto. Perchè tutte le religioni sono costruite dall'uomo.
Ma che cosa sappiamo noi effettivamente di Dio, degli dei, di Budda, di Satana...? Chi conosce davvero quello di cui parla? L'altra volta ho letto un sito di satanisti: credono che la creazione l'ha fatta Satana, perchè dicono che gliel'ha detto lui. Lo vedono bellissimo e con una bella veste bianca, non brutto e con le corna. Nella Bibbia c'è scritto che ingannò il primo uomo non ancora intriso di peccato e che sa trasformarsi in angelo di luce, Gesù lo chiama il padre della menzogna e c'è chi gli crede più che a Dio. Questo è l'uomo. Gli credono perchè la via proposta da Satana è più conforme all'uomo, più attraente di quella stretta e difficile proposta da Gesù. I Santi sanno riconoscerlo. Dice che una volta si presentò a San Francesco come Gesù crocifisso e gli disse "Adorami!": Perchè Satana sbava dal desiderio di essere adorato come Dio. Era il più bello tra gli angeli, Lucifero, il portatore della luce, secondo solo a Dio. Ma lui voleva essere il primo e dimenticò che era solo una creatura. Anche i suoi seguaci vogliono dimenticarlo. Francesco lo riconobbe là: Adorami. E gli rispose: "Prima leccami il culo!" Ah! Ah! Questi santi! Mi immagino il culo di S. Francesco in pieno medioevo: Satana sparì immediatamente!
Proprio ieri sera, mentre c'era la partita degli Europei, Rai 3 ha proposto un documentario su Madre Teresa di Calcutta. Io penso che Il Signore ha voluto consolare un po' la tristezza causatami dal film. E sapete? Dalle lettere inviate al suo direttore spirituale, che lei voleva distrutte per non scandalizzare noi, poveri mortali, abbiamo saputo, ma dopo la sua morte, che lei si sentiva senza Dio. "Dio non mi vuole", scriveva.
"Dio mio, Dio mio, perchè mi hai abbandonato?"
Terribile.
Io invece recito spesso le parole del salmo che dicono:" Di una cosa ti prego, questa soltanto ti chiedo: non dubitare mai del tuo amore." Perchè io sono piccola, per ora. E avrei molta paura ad essere lasciata sola.
Che ne sappiamo noi degli uomini? Di che cosa c'è nel loro cuore? E di Dio?
S.Paolo dice: "Chi ha mai conosciuto Dio? Chi conosce le sue profondità? Solo il Figlio dell'Uomo, che era in Dio. Ed è venuto a rivelarcelo."
Ma per accoglierlo ci vuole molta umiltà. "I suoi non l'hanno accolto" ci informa S. Giovanni. Renditi conto di che parliamo! I suoi, non gli altri.
Bisogna accettare di essere piccoli, di non sapere nulla nè di Dio nè degli uomini e di lasciarsi insegnare. "Se non diventerete come bambini non entrerete nel Regno dei Cieli."
Non c'è niente di peggiore di uno che non sa e presume di sapere. Io che sono insegnante, benchè in pensione, ne so qualcosa. Talvolta mi è capitato qualche alunno, i peggiori erano quelli che se la cavavano, che pretendevano di correggere me, nella materia che io insegnavo. Ma non li convincevi. E se gli dicevo di andare a studiare meglio e dopo ne avremmo riparlato, uno mi rispose, una volta, che lui rimaneva della sua opinione. Una materia di studio trasformata in opinione. Da uno che credevo intelligente. Mah! Vedete com'è difficile l'arte di insegnare?
L'uomo è un abisso, e scandagliarne le profondità un'impresa non da poco.
Io sono una credente, cioè una che crede in Gesù Cristo e in tutto ciò che è venuto a rivelarci. Perchè ci credo? Perchè mi dà una risposta convincente su tutto. Si, mi ha convinto. E quando mi imbatto in qualcosa che non capisco subito, non pretendo di capirla, ma aspetto fiduciosa che lui me la spieghi per bene, so che col tempo capirò, perchè voglio ben capire. Sono una discepola volenterosa. Io sono stata un'insegnante e so bene che certi concetti hanno bisogno di tempo per essere digeriti e assimilati, e che un bravo insegnante deve sapere adottare strategie sempre nuove per venire in soccorso ai suoi alunni. So anche di avere un Maestro paziente e pieno di risorse che non solo sa adottare tutte le stategie del caso, ma che sa anche sanare, così se mi manca qualcosa lui, al tempo opportuno, mi darà: talvolta occhi per vedere, talaltra piedi per camminare o gambe per correre.
Come potrei altrimenti accettare tanta cecità e fondamentalismo e ipocrisia e bigotteria e... peccato, nella Chiesa? E rimanere nella Chiesa? Sulla barca di Pietro che imbarca acqua da tutte le parti? Ma che Gesù ha promesso che non affonderà. Come per rimprovero, disse Pietro a Gesù che dormiva sulla barca, mentre il mare era in tempesta: "Signore, non t'importa che affondiamo?" Allora Gesù si svegliò e sgridò il vento e venne una grande bonaccia. Poi disse: "Perchè temete? Non avete ancora fede?". Secondo me soffriva che gli apostoli non si fidassero. Io vorrei un po' consolarlo. Lo so che faccio ridere. Con tutto il male del mondo, come potrei consolarlo, io quasi nulla? Ma anche una gocciolina di rugiada è importante...
Ecco: Io ho visto tante volte l'intervento di Gesù nelle mie tempeste e pur se tarda, so che verrà. E se tarda troppo, so che sta mettendo alla prova la mia fede. "Ecco, io sono con voi fino alla fine dei tempi."
Lo so, Signore, ti credo. Ma tu aumenta la mia fede, perchè "chi sta in piedi, badi di non cadere".